Alrticolo del prof. Cantelmi pubblicato su Vita Pastorale n.3, marzo 2022.
Nella società attuale la pornografia viene spesso rappresentata come la prova della decadenza morale dei nostri tempi. In realtà, è un fenomeno antichissimo che attraversa la storia degli uomini sin dalla preistoria, come dimostrano statue di corpi denudati, simboli di fertilità o icone religiose. La “Venere” scolpita nell’avorio di mammut, la più antica rappresentazione del corpo femminile risalente a 35 mila anni fa, mostra una sessualità esplicita che fa pensare a come l’arte preistorica del paleolitico avesse già un debole per l’erotismo. Nel corso dei secoli il mondo artistico è stato corredato di sculture, raffigurazioni, romanzi, racconti e dipinti a carattere erotico fino ad arrivare al periodo rivoluzionario tra gli anni ’60-’70, in cui soffiava un vento di libertà che comprendeva anche la sessualità.