Fonte: Tg2000 del 12/01/2016
I ragazzi di pontelangorino amavano i videogiochi di guerra, tanto da averci giocato perfino dopo l’omicidio. vivono come in un videogame scollegati dalla realtà e allenati alla violenza, dice Tonino Cantelmi, psichiatra e docente di cyberpsicologia. L’intervista e’ di Stefania Squarcia