Vivere la professione di psicoterapeuta comporta il trovarsi a contatto con le fragilità e le ferite dei pazienti e, spesso, nelle profonde relazioni che si instaurano nella pratica clinica, confrontarsi con le proprie stesse ferite e dolori che emergono all’interno della relazione terapeutica, o che la possono invadere.
Il rapporto tra il curante e la vulnerabilità è un delicato equilibrio tra distacco ed eccessivo coinvolgimento, tra l’impotenza che schiaccia e l’onnipotenza che acceca...
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