Fonte: euNomika del 24/01/2020 – Un articolo pubblicato sulla Rivista scientifica del CSC affronta il fenomeno delle challenge, giochi basati su sfide e prove di coraggio, inizialmente blande, che conducono nel breve tempo ad atti di natura autolesionista. In un epoca contemporanea i bambini e gli adolescenti non vivono solo in contesti reali, ma anche “altrove”, in mondi virtuali che diventano sempre più accattivanti con il progredire della tecnologia. Con l’arrivo della pandemia Covid-19 si trovano in realtà immersi prevalentemente nel mondo virtuale. La velocità dell’evoluzione tecnologica e il cambiamento delle modalità di comunicazione online, non ha permesso ai “cittadini digitali” di scindere consapevolmente i comportamenti ammissibili in rete da quelli problematici e potenzialmente dannosi. Così, parallelamente all’uso consapevole e intelligente della rete Internet, si è sviluppato e diffuso un uso distorto e improprio, il cui confine appare spesso labile e pericoloso. Nell’articolo è citato anche lo psichiatra Tonino Cantelmi.
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