Fonte: Fonte: semprenews.it del 05/01/2021. Non è il Covid-19 il rischio più grande che stanno correndo i giovani. Secondo lo psichiatra Cantelmi, è un tempo sospeso quello degli under 14, tra presente dentro le quattro mura ed un futuro che non si conosce affatto. Anzi cupo e spaventoso come il personaggio antagonista di una favola, se si guarda alle reazioni di molti adulti di riferimento (genitori molto presi dal lavoro, nonni che rischiano di ammalarsi o non ci sono più). Gli adulti che agli adolescenti davano sicurezza ed erano di esempio, oggi non sono più come prima. Non si tratta di ridisegnare i luoghi, ma di essere adulti attrattivi, capaci di dire una parola di senso e di significato al caos emotivo che giovani e adolescenti e ragazzi vivono. Questo è centrale: essere adulti credibili. La domanda da porsi è: ci saranno ancora adulti credibili?
Tra improvvise fughe dal reale, fra legami sempre più stretti in famiglia, è latente il bisogno delle relazioni in presenza. Nel mezzo di un’insurrezione digitale. Oggi più che mai servono adulti solidi.Mentre sui media e i social si moltiplicano le notizie su vaccini e riapertura delle scuole dopo l’Epifania, una fascia spesso esclusa dalla narrazione sulla pandemia continua ad affollare di video Tik Tok e di stories Instagram. E si confronta con la vita degli influencer su Youtube perché le ritiene vite perfette. Il popolo degli adolescenti non scrive quasi mai del Covid, anche se sa bene che nulla tornerà più come prima. E c’è chi ha tentato di fotografarne pensieri e aspettative sul futuro.
Adolescenti e Covid: la ricercaUn sondaggio realizzato da Unicef Italia ha raccolto l’opinione di 2000 adolescenti tra i 15 e i 19 anni riguardo ai cambiamenti di relazioni e stili di vita di questo anno di distanziamenti. Dal Rapporto The future we want, pubblicato il mese scorso, emerge un quadro altalenante tra ottimisti e pessimisti, nostalgici ed esploratori coraggiosi. In particolare durante il lockdown di primavera, 1 adolescente su 3 ha vissuto relazioni in famiglia più strette e migliori che in passato, grazie alle tante ore passate insieme in casa e anche dai tempi rallentati a scuola, nelle attività sportive e nel lavoro dei genitori.Il 46% degli adolescenti sogna dunque anche in futuro maggiori occasioni per stare insieme e ritmi di vita più lenti per migliorare i propri legami. In cerca di amici e di occasioni per uscire dalla solitudine, 1 adolescente su 3 ha detto di aver migliorato anche i rapporti con gli amici ma la metà degli intervistati ha sottolineato la voglia di allontanarsi da uno schermo e di avere luoghi di incontro reali. La maggioranza degli adolescenti (il 73%) ha dichiarato di aver riscoperto maggior dialogo in famiglia, ma il 73% delle ragazze, pensa che la propria casa non sia per tutti un luogo sicuro: c’è infatti anche chi vive o conosce storie di violenza e maltrattamento e non ha paura di dirlo.Riguardo alla scuola poi, 1 adolescente su 3 ha avuto difficoltà con la didattica a distanza (dad) sia perché non abituato a lezioni dietro ad uno schermo, sia per lo stress vissuto all’improvviso durante il lockdown. Specie le ragazze. Ma è sulle loro idee di ambiente che battono gli adulti: l’87% degli adolescenti infatti propone anche dopo l’emergenza Covid, la diminuzione dell’inquinamento riducendo i consumi. 8 su 10 pensano che bisognerebbe usare di più la bicicletta e continuare a nutrirsi in modo sano, facendo più attività all’aria aperta. Ma amicizie rafforzate anche coi distanziamenti e stili di vita sani non sono per tutti i teenagers.