“Dipendenza da gioco d’azzardo, dipendenza sessuale, dipendenza da internet, dipendenza affettiva, spesa compulsiva”
AUTORI: Tonino Cantelmi, Emiliano Lambiase, Adriana Sessa
Pubblicato in Psicobiettivo 2004.
Riassunto: Tra i disturbi mentali che ultimamente si stanno diffondendo sempre più rapidamente ci sono le dipendenza comportamentali. Tra queste ad esempio: la dipendenza dal gioco d’azzardo, la dipendenza sessuale, la dipendenza da Internet, la dipendenza affettiva e la spesa (shopping) compulsiva. Per la maggior parte delle persone queste attività rappresentano parte integrante del normale svolgimento della vita quotidiana, ma per alcuni individui possono assumere caratteristiche patologiche, fino a provocare gravissime conseguenze.
A livello economico si manifesta spesso una diminuzione del patrimonio familiare dovuta alle spese che riguardano direttamente il comportamento oggetto della dipendenza o dovute alla perdita del proprio posto di lavoro a causa dei comportamenti compulsivi interferenti con l’attività lavorativa.
Le conseguenze emotive più frequenti ed evidenti sono relative alla repressione dei sentimenti e delle emozioni, o all’incapacità di gestirli ed integrarli, con una conseguente interruzione della crescita emotiva. Parallelamente si sviluppano sentimenti negativi come senso di colpa e vergogna, depressione, perdita dell’autostima, perdita di scopi per la propria vita. Un blocco delle proprie emozioni implica anche un progressivo isolamento sociale in quanto le nostre relazioni intime si basano fondamentalmente su uno scambio ed una comprensione emotivi.
A livello cognitivo i dipendenti manifestano problemi di attenzione (mancanza di concentrazione, di acuità mentale, di vivacità e vigilanza, intrusione di pensieri e fantasie non volute), distorsioni sui modo di pensare (mentire, negare, razionalizzare, minimizzare e proiettare) e convinzioni di base disfunzionali (riguardo se stessi, i propri bisogni, le relazioni e il comportamento dal quale dipendono).
Le conseguenze sociali implicano problemi di l’interazione con le altre persone (famiglia, amici, conoscenti e colleghi di lavoro), con l’incapacità di aprirsi agli altri, relazionarsi con loro in maniera intima e di comprendere i loro stati emotivi, i loro pensieri e bisogni. La conseguenza è un progressivo isolamento. Alcuni possono mantenere l’apparenza di avere degli amici che in realtà sono solo conoscenze. Spesso, le loro amicizie sono superficiali o manipolative e l’interesse nelle relazioni può essere rivolto quasi elusivamente a quello che possono ottenerne. Spesso vi sono anche gravi problemi matrimoniali, dovuti alla trascuratezza, da parte del dipendente, del suo ruolo in famiglia oppure a suoi comportamenti di tipo provocatorio o aggressivo.
Un ruolo di rilievo tra le dipendenze comportamentali lo stanno sempre più assumendo la dipendenza sessuale e la dipendenza da psicotecnologie (Internet). Il primo è un elemento costitutivo della nostra vita, ci è proprio in quanto esseri umani, mentre le seconde sono entrate a far parte della nostra vita in modo quasi insostituibile. Un tipo di dipendenza comportamentale che si sta sviluppando in modo ancora più rapido, e che consiste in una sintesi di queste due dipendenze, e la dipendenza dal cybersesso.
In base alla nostra esperienza clinica e al confronto con la letteratura scientifica sull’argomento, possiamo ipotizzare alla base di questo disturbo un deficit emotivo basato sul sentimento della vergogna ed uno cognitivo che si fonda su alcune credenze di base disfunzionali. A questi si aggiunge un deficit metacognitivo che favorisce, tra l’altro, l’incapacità della persona di orientare i propri comportamenti ad uno scopo, di governarli e di controllare i propri impulsi.
Vediamo più nel dettaglio questi tre tipi di dipendenza, tramite la presentazione di un caso clinico, per poi presentare una concettualizzazione cognitiva generale delle dipendenze comportamentali.